Gli arabi la chiamavano Djebel Utlamat, il monte dei monti, le popolazioni etnee la chiamano semplicemente a muntagna, l’Etna così bella e maestosa impone da sempre un fascino che lascia solitamente senza parole da aggiungere.
Camminare sui sentieri del vulcano consente di godere dei colori intensi dei minerali sul nero del basalto, dei profumi di una vegetazione viva e rigogliosa, di salire ai crateri sommitali per far spaziare sulla Sicilia uno sguardo da 3000 m., ascoltare la voce della terra, percepirne il borbottio, osservarne gli sbuffi, il tutto in una cornice di cielo azzurro.
L’Etna è fuoco, altitudine, potenza, a volte distruttrice spesso generatrice di nuova vita, ecco perché da sempre gli uomini venerano il vulcano, lo abitano e coltivano i suoi terreni così fertili. Si produce un vino di altissima qualità sulla pendici del vulcano, ottime le mele, le arance rosse, il fico d’india, le nocciole e poi ci sono i pistacchi di Bronte e il miele di Zafferana Etnea.
Il trekking sull’Etna è un coacervo di vita, colori, incontri che solo il cammino può regalare.





