Otto giorni immersi nella cultura e nelle atmosfere della punta estrema dell’Italia. Luogo di confine, di crocevia, di grandi civiltà ma anche di invasioni da cui difendersi, l’Aspromonte rivela i suoi tesori solo a chi abbia voglia di inoltrarsi nei territori nascosti e impervi, non tanto nelle altezze, ma fra le fiumare, nelle gole e fra le forre, per scoprire angoli inaspettati, cascate maestose, grandi spazi ancora incontaminati e tutta l’accoglienza delle genti aspromontane.
Almeno due sono i cuori dell’Aspromonte: quello tirrenico, verde, lussureggiante, coperto di fitti boschi e quello ionico, bianco, caldo, disegnato da insoliti monoliti e dai grandi letti pietrosi delle fiumare. Due sono anche i mari sempre all’orizzonte.
Il trekking consente di vederli entrambi, i cuori e i mari:
- gli sguardi aperti su Tirreno e Ionio;
- Montalto (1956m.) la vetta più alta del Parco;
- Pietra Cappa monolite spettacolare delle vallate ioniche;
- la cascate Forgiarelle;
- Gerace fra i borghi più belli d’Italia;
- la Costa Viola scogliera a picco sul mare con panorami mozzafiato sullo stretto e sulle Isole Eolie, e molto altro ancora.





